Sala Museo Achille Varzi - castello Visconteo- Sforzesco
Nato nel 1904, dal 1922 diventa uno dei protagonisti del motociclismo sportivo italiano e successivamente di quello automobilistico, con grandi case tra le quali: Bugatti, Alfa Romeo e Auto Union. Vincitore di importanti gare nazionali ed internazionali fu il rivale diretto di Tazio Nuvolari.
Il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi
Il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, una delle più importanti istituzioni culturali e scientifiche della città, raccoglie una collezione zoologica di estrema importanza tanto da
essere - in Piemonte - seconda soltanto a quella dell'analogo museo regionale che ha sede a Torino.
Attraverso ricostruzioni ambientali le oltre 450 specie di animali esposte nell'attuale percorso, sono inseriti nei loro habitat, per meglio capire i legami ecologici tra le specie. Il
museo si presenta come «esposizione ragionata di fenomeni naturali legati alla vita animale sulla Terra secondo un ordinamento di base zoo-geografico»; contemporaneamente, si cerca di «dimostrare
l'importanza che riveste la Biodiversità nella conservazione degli equilibri naturali dei grandi ecosistemi terrestri». Il tutto, da un lato «per sensibilizzare il pubblico rispetto alla
necessità di conservare tali equilibri per la salvezza nostra e del nostro pianeta» e dall'altro per «renderlo cosciente dell'importanza che rivestono gli sforzi fatti per preservare nel tempo
l'inestimabile patrimonio culturale, storico e naturalistico» raccolto e tramandatoci con la Collezione Faraggiana.
Particolare importanza è stata data all'aspetto didattico, e perciò è stata minuziosamente curata la segnaletica (utilizzo di pannelli esplicativi, indicazioni di percorso, illustrazioni e grafici).
Galleria d'Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni
Presso il Complesso Monumentale del Broletto è allestita la Galleria d'Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni. La prestigiosa collezione, donata dal cavalier Alfredo Giannoni al Comune di Novara, è composta da centinaia di dipinti ed opere di immenso valore, di artisti di fama internazionale quali Fattori, Nomellini, Induno, Viani e molti altri. La raccolta consente di seguire lo sviluppo della pittura italiana tra la fine dell'Ottocento e gli anni trenta del Novecento, escludendo l'avanguardia futurista, ma comprendendo alcuni capolavori del Divisionismo e con aperture significative sul "Novecento Italiano".
Dopo lunga chiusura torna alla città grazie alla sensibilità della Presidenza della Repubblica che ha finanziato l’opera nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
Il Museo del Tesoro della Cattedrale di Novara
Secoli di storia rivivono all'interno della struttura museale che trova spazio nell’ala est della Canonica di Novara: disposto su due piani, il nuovo Museo del Tesoro della Cattedrale di Novara si compone di 11 sale nelle quali trovano spazio le secolari raccolte che hanno accompagnato la millenaria evoluzione della Chiesa novarese e, in particolare, del Duomo stesso.
Museo Lapidario della Canonica di Santa Maria di Novara
La storia del museo è iniziata nel 1813 grazie all’abate Carlo Francesco Frasconi, che raccolse le epigrafi provenienti dalla città e dal contado.
I pezzi nel nuovo allestimento sono ordinati per tematiche e illustrati da sintetiche tavole didascaliche, con un percorso storico che va dai Celti ai Romani e si conclude con iscrizioni del V secolo, di ambiente cristiano. Le epigrafi più numerose sono riferibili al Municipium novarese, centro di una certa vivacità all’interno del mondo romano: collegi professionali e militari, memorie sepolcrali di famiglie private, are e cippi votivi.
Quanto alle divinità documentate dalle are e dai cippi posti nel mezzo si va da di Giove (sei are), a Diana (due), a Marte (una), mentre Mercurio è rappresntato da quattro are, Minerva da tre, Nettuno da una, una anche per Ercole e per il Sole invitto, tre per le Matrone, quattro di dedica a divinita sconosciute. La stele più importante si trova alla fine del percorso: di epoca celtica presenta un’iscrizione in lingua gallica e alfabeto nordetrusco. Si tratta di un’epoca di raccordo tra realtà insediative preromane e romane e di una testimonianza del rapporto tra popoli assoggettati e nuovi conquistatori, attenti a non compromettere la struttura socioeconomica preesistente.
Nel cuore di Casalbeltrame, nell'antico Cascinale dei Nobili, si trova il museo 'L Çivel, Museo Etnografico dell'attrezzo agricolo, importante testimonianza del legame indissolubile tra uomo, ambiente e paesaggio e documento della tradizione agricola contadina. Il tema del museo, ossia l'anno contadino, è narrato attraverso l'ausilio di audio e video, da una guida d'eccezione: il Caminiant, personaggio tipico della Bassa. Accanto al museo la Poderia, legata al mondo dello Slow Food, bottega che ricerca la convenienza del rapporto diretto con i piccoli produttori e offre la possibilità di degustazioni. Accanto al ricetto la villa dei Conti Bracorens e la galleria privata Materima (www.materima.it)
"Non ci vestiamo al mattino per spogliarci alla sera, non viaggiamo per ritornare?"
Johann W. Goethe